25/02/2016

FUTURO DEL POLIAMBULATORIO POTENZA PICENA 25.02.2016

FUTURO DEL POLIAMBULATORIO POTENZA PICENA

 

25.02.2016

Ha visto un’ampia partecipazione di pubblico il consiglio comunale aperto incentrato sulle problematiche del distretto sanitario di Porto Potenza e sul futuro del poliambulatorio della città alta, voluto fortemente dall’amministrazione comunale, svoltosi l’altra sera all’Auditorium dell’Oratorio Don Bosco. La convocazione dell’assise pubblica urgente ha radice dal non rispetto degli accordi intercorsi tra Comune ed Asur a seguito del trasferimento del distretto sanitario da via Beethoven a via Rossini (presso i locali della Fondazione Divina Provvidenza, in comodato d’uso gratuito) che aveva causato disagi e proteste da parte dei cittadini. Il Sindaco Acquaroli ha dunque chiesto al Presidente del Consiglio Comunale Braconi di invitare in qualità di auditori il direttore generale dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni e la responsabile del Tribunale del Malato, Giovannella Mazzarella. Dopo l’introduzione del Sindaco che ha ripercorso le tappe dell’accordo con l’Asur è intervenuto il Presidente della Commissione Consiliare Sanità, Augusto Cingolani, il quale ha sottolineato l’impegno del Comune profuso per garantire un presidio sanitario a Porto Potenza a fronte della volontà di chiusura paventata lo scorso anno dall’Asur per problemi di bilancio: “L’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Fondazione Divina Provvidenza ha messo a disposizione a tempo record una struttura sostitutiva accollandosi tutti gli oneri – ha detto Cingolani – l’accordo con l’Asur di mantenere tutti i servizi in loco, fatto salvo per il centro vaccinazioni, non è stato rispettato cagionando disservizi e disagi soprattutto a quella fascia di popolazione più debole e vulnerabile”. Un deciso ed accorato intervento è stato fatto anche dal capogruppo del M5S, Franco Senigaliesi, e dal capogruppo del Pd, Fausto Cavalieri, con la proposta di utilizzare la faramacia comunale come punto di consegna dei risultati del vicino centro prelievi. Maccioni, da parte sua, ci ha messo la faccia ed ha garantito l’impegno a rispettare gli accordi, che in realtà aveva preso il suo predecessore,ripristinando una figura amministrativa per due giorni alla settimana presso il distretto del Porto propedeutica ai servizi di sportello incluso il Cup. Il Consiglio si è concluso con la decisione di coinvolgere la commissione sanità in un lavoro di indagine epidemiologica circa il morbo di Crohon proposta dal M5S.

 

Michele Emili – Servizio Stampa